Un assunto fondamentale dell'Analisi Transazionale è riassunto nello slogan "io sono ok, tu sei ok", ossia, per me va bene essere me stesso e va bene che tu sia te stesso; talvolta può darsi che io non accetti quello che fai ma sempre accetto quello che sei.
Questo implica una accettazione reale e profonda di sè e degli altri, in quanto dotati di valore e dignità.
Io non sono superiore a te e tu non sei superiore a me. Siamo sullo stesso livello, in quanto esseri umani.
E' all'interno di questa atmosfera che si svolge la psicoterapia.
Illustrazione di: Alessandra Olanow
Berne ha definito l’Analisi Transazionale come una “Psicoterapia bilaterale contrattuale”.
Secondo Novellino (2004) ci si può riferire al CONTRATTO sia in quanto “contenuto” che in quanto “processo”.
Il primo aspetto riguarda “l’accordo tra paziente e terapeuta su mete e modi della terapia”: partendo da ciò di cui parla il paziente si può infatti individuare un punto condiviso, un punto in cui sorge un interrogativo che porta la parola su altri percorsi rispetto quelli abituali in cui scorre e si consuma.
Il secondo aspetto, legato al primo, richiama l’attenzione sullo stabilirsi di una relazione che preveda una disponibilità, per tutta la durata del lavoro, a rivedere e verificare lo stato della terapia, tra due Adulti responsabili e consapevoli.
Secondo gli Holloway(1986) ponendo nelle mani del paziente la responsabilità sia nello stabilire l’obiettivo della terapia sia nel raggiungere la meta condivisa, si evita l’instaurarsi di uno stato di dipendenza che tenderebbe a prolungare il percorso o a precluderne lo stesso esito.
Il terapeuta non è più il custode, cioè colui che si prende cura del cliente, bensì un uguale e mutuo partecipante del processo di cambiamento, condiviso e vissuto con il paziente.
“Gli adulti somigliano ai bambini più di quanto i bambini assomiglino agli adulti”. Eric Berne
Il modello tripartito della personalità chiamato modello degli Stati dell’Io è il concetto basilare dell’Analisi Transazionale.
Riprendendo l’orientamento fenomenologico che P.Federn ed E.Weiss avevano innestato sul tronco della psicoanalisi freudiana, E.Berne ha tradotto in parte le “istanze psicologiche freudiane” Es, Io e Super Io, nei concetti fenomenologici di Stati dell’Io Bambino (archeopsiche), Adulto (neopsiche) e Genitore (esteropsiche).
Berne ha definito uno stato dell’Io come “uno schema uniforme di sensazione e di esperienza direttamente collegato a un corrispondente schema uniforme di comportamento.” Si tratta quindi di una modalità coerente con cui mi manifesto nei pensieri, emozioni e comportamenti; un modo di descrivere aspetti del fenomeno psichico che si organizzano in una maniera coerente. Gli stati dell’io sono osservabili dal punto di vista comportamentale e si riferiscono a persone con specifiche identità.
In analisi transazionale “guarigione” è accompagnare la persona nel recuperare la propria autonomia.
L'autonomia contempla tre importanti capacità proprie di ogni essere umano:
- la consapevolezza, ovvero la capacità di esser in contatto con il presente senza farsi condizionare dalle esperienze del passato;
- la spontaneità, ovvero la capacità di fronteggiare le situazioni potendo scegliere liberamente tra tutte le sensazioni, i pensieri e i comportamenti che ogni individuo può sentire, pensare ed agire senza costrizioni, utilizzando liberamente tutti e tre gli Stati dell’Io;
- l'intimità, ovvero la capacità di condividere liberamente le emozioni, i pensieri e i comportamenti con un’altra persona. È l’intimità che permette alle persone di creare legami dando e ricevendo affetto.